Loop
Drammaturgia e regia
Edoardo Fainello
Cast
Marianna Murarotto
Davide Ostan
Voci
Paolo Calabresi
Paolo Celata
Georgia Lepore
Niseem Onorato
Andrea Pennacchi
Federica Girardello
Mirko Bottega
Katiuscia Bonato
Bottega Rea
Musiche
Edoardo Fainello
Costumi
Elena Gray
Coreografia
Sofia Gardin
Scenografia
Francesca Zava
Durata: 60 min.
Spettacolo adatto dai 13 anni
Uno spettacolo forte e delicato nel contempo, che affronta il tema, purtroppo così attuale, della violenza sulle donne e dei femminicidi attraverso un escamotage narrativo basato sulla ripetizione.
Elisa decide di accettare la proposta di Matteo di incontrarsi a casa sua, per parlare della rottura del loro fidanzamento. Quello che Elisa non sa è che Matteo in tasca ha una pistola, con cui ha deciso di porre fine all’esistenza di entrambi. E così, dopo un discorso inizialmente “civile”, la situazione degenera ed avviene il brutale omicidio.
Ma subito dopo Elisa riapre gli occhi e si ritrova sul divano, ancora viva, con Matteo davanti a lei: quanto accaduto 10 minuti prima si sta ripetendo nello stesso identico modo. E si concluderà nello stesso modo. Ancora, ancora e ancora, come in un eterno loop.
A meno che Elisa non riesca a cambiare qualche dettaglio…
Uno spettacolo unico nel suo genere, costruito come un prodotto cinematografico, che saprà conquistare anche il pubblico meno abituato al teatro, soprattutto quello più giovane.



Perché piacerà al pubblico
Pensato per i più giovani
La scelta di far interpretare i ruoli di Elisa e Matteo a due ragazzi giovanissimi nasce per far sentire i protagonisti più vicini al pubblico: a quello più giovane, delle scuole superiori, per la prossimità generazionale, a quello più adulto perché ognuno può rivedere nei due giovani il proprio figlio o la propria figlia.
I meccanismi relazionali che portano alla drammatica conclusione sono riconoscibili e, purtroppo, ben identificabili.
Il meccanismo drammaturgico
Lo spettacolo ha un taglio dichiaratamente cinematografico, e si ispira alle numerosissime pellicole che ripropongono l’incubo di rivivere la stessa giornata o lo stesso periodo all’infinito, come in una sorta di girone dantesco, con lo scopo solitamente di redimere il protagonista. In questo caso l’unica a rendersi conto della ripetizione è Elisa, che proverà disperatamente di sfruttare le conoscenze che di volta in volta riesce ad assimilare.
Lo stile recitativo
Anche per quanto riguarda lo stile registico e recitativo si è voluto puntare sul realismo più assoluto, per rendere lo spettacolo più vero e credibile soprattutto per il pubblico meno abituato ad andare a teatro e più a proprio agio con un linguaggio tipico del cinema e del teatro anglosassone.
CAST

Elisa
Marianna Murarotto

Matteo
Davide Ostan

Ministro (voce)
Paolo Calabresi

Padre di Matteo (voce)
Andrea Pennacchi

Giornalista (voce)
Paolo Celata

Madre di Elisa (voce)
Georgia Lepore

Psicologo (voce)