Il piccolo principe
Autore originale:
Antoine de Saint-Exupéry
Regia e riadattamento:
Katiuscia Bonato
Cast:
Katiuscia Bonato
Silvio Pasqualetto
Francesca Zava
Musiche:
Edoardo Fainello
Maschere:
Francesca Zava
Produzione:
Centro Teatrale Da Ponte
Durata: 70 min.
Spettacolo adatto a tutti
DAI 4 ANNI AMICIZIA CRESCITA VIAGGIOTutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di loro se ne ricordano. Il Piccolo Principe è una storia per bambini che si rivolge anche agli adulti. I vari piani di lettura possibili, rendono lo spettacolo adatto a tutti e offre temi di riflessione alle persone di qualsiasi età. Il pilota Antoine è costretto ad un atterraggio di fortuna in pieno deserto del Sahara. Mentre cerca di riparare l’aereo, compare dal nulla un bambino, il Piccolo Principe. Il pilota diventerà speciale depositario dei meravigliosi racconti delle avventure vissute dal Piccolo Principe, il quale, prima di arrivare sulla Terra, aveva visitato altri pianeti e incontrato strani personaggi: un re, un vanitoso, un ubriacone, un lampionaio e un geografo.. Tutti questi pianeti potrebbero essere considerati metafora della natura umana. Sulla Terra invece, incontrerà una Volpe che gli insegnerà un principio fondamentale: “L’essenziale è invisibile agli occhi“.
Note di regia
“Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose…”
Ho ripreso casualmente in mano il libro de “Il Piccolo Principe” dopo molti anni dalla prima lettura. Con grande sorpresa mi sono resa conto che oggi quella storia risuonava in modo completamente diverso. Ad ogni rilettura scoprivo cose nuove non solo del racconto, ma anche di me che lo stavo leggendo. Lui era cresciuto assieme a me, ma oggi le metafore, allegorie dei vizi umani, rispetto ad allora, riecheggiavano potenti: l’amicizia con la Volpe, la compassione per il Lampionaio, l’ amore e il prendersi cura della Rosa, la solitudine e la vacuità del Vanitoso, il senso di vergogna e di impotenza dell’ Ubriaco, l’ottusità dell’ Uomo d’ Affari, l’impotenza del Re…
Una volta li vivevo come personaggi magici pieni di gioia e di ironia, ma oggi? Certo il divertimento non è passato anzi, ma ora mi auspico che questa storia ci faccia “calvinianamente” planare con leggerezza su un mondo che ultimamente molto ha di “pesante e opaco”.
Katiuscia Bonato


Perché piacerà al pubblico
Le metafore
È un testo chiave di formazione che parla a grandi e piccini. Le sue semplici metafore nascondono profonde verità sul valore dell’amore, dell’amicizia, le risate, la compassione, riuscendo ad arrivare dritto al cuore. Parlano a tutti indistintamente e
tutti si possono riconoscere in esse. Imparare a cogliere semplici sfumature della vita, vedere al di là delle apparenze, guardando solo con il cuore, è ciò che conta davvero. E poi la Volpe è davvero fuffosa!
I personaggi
Durante la storia si avvicendano una serie di buffi personaggi, abitanti di mondi altrettanto buffi. Si parla metaforicamente di emozioni e passioni, in questo racconto dal profondo senso umano che ci spinge a riflettere su valori che sembrano ormai assopiti, lasciando spazio a divertimento ed ironia. Ci farà capire che nella vita non conta quante cose arrivi a possedere, ma quanti legami riesci a stringere. Ci ricorderà quanto è importante dedicare tempo e cura alle cose, ma soprattutto alle persone.
Il coinvolgimento
È un dialogo tra un adulto e un bambino, ma è anche un dialogo con quella parte candida di noi, che viviamo troppo spesso soffocata dal cinismo e dal disincanto adulto. Questa storia è un potente messaggio di denuncia nei confronti degli orrori della guerra, ma in modo poetico. Attraverso la narrazione, lo spettatore può volare con la fantasia, proprio come il Piccolo Principe ha volato attraverso una serie di mondi scoprendo sé stesso, il tutto stando comodamente seduti a teatro!
CAST

Interprete
Katiuscia Bonato

Interprete
Silvio Pasqualetto

Interprete