Speaking Shakespeare: il cuore sulla manica

Continua il nostro viaggio attraverso Shakespeareland! Scopriamo insieme come parlava il Bardo e quali espressioni ha fatto diventare di moda, e sono tantine. Diciamo che se fosse ancora tra noi sarebbe sicuramente un influencer.

Letteralmente “to wear your heart on your sleeve” significa “indossare il tuo cuore sulla manica”. Sì, è una cosa davvero insolita da dire e no, non ha alcun senso. Eppure, è uno dei modi di dire più espressivi della lingua inglese e, oltretutto, è anche uno dei più diffusi.

Shakespeare introduce questa espressione subito-subito in Otello, Atto I, Scena I. Iago sta confidando a Roderigo che non rivelerà mai i suoi pensieri più intimi perché ciò lo renderebbe vulnerabile, come se permettesse a dei corvi di beccare sul suo cuore.

IAGO:
It is as sure as you are Roderigo,
Were I the Moor, I would not be Iago.
In following him, I follow but myself;
Heaven is my judge, not I for love and duty,
But seeming so, for my peculiar end;
For when my outward action doth demonstrate
The native act and figure of my heart
In compliment extern, ’tis not long after
But I will wear my heart upon my sleeve
For daws to peck at. I am not what I am.

IAGO:
quant’è vero che siete Roderigo,
se io fossi il Moro, non vorrei esser Iago.
Stando al suo servizio, servo me stesso.
Lo sa il cielo, non è né per amore
né per dovere, ma solo in apparenza
per i miei fini particolari. E quando
le mie azioni esteriori riveleranno
l’intima natura e intento del mio animo,
allora sì mi mostrerò col cuore in mano
per darlo in pasto alle tortorelle.
Io non sono quel che sono.

Allarme ironia! Lo conosciamo ormai quel birbantello di Iago, non è mai come appare e certamente non esterna le sue emozioni. 

Già molto prima che arrivasse il buon Guglielmo però, il cuore era simbolo di diverse cose. Sebbene si sapesse che è soltanto l’organo che pompa il sangue in tutto il corpo, una volta si pensava fosse la sede di tutte le emozioni umane.

È certamente simbolo di amore, romanticismo, coraggio e, generalmente, di un po’ tutti i sentimenti. È usato frequentemente da poeti e scrittori, la sua immagine è praticamente ovunque e in innumerevoli forme. Perciò, indossare il proprio cuore sulla manica ci suggerisce che stiamo esponendo le nostre emozioni, le stiamo mettendo a nudo cosicché tutti possano vederle.

La vera domanda tuttavia è: perché Shakespeare decide di mettersi il cuore proprio sulla manica? Beh, per rispondere dobbiamo tornare un pochino indietro, alle tradizionali giostre medievali. Quando un cavaliere prendeva parte a un torneo, era consuetudine dedicare la performance a una particolare dama. Funzionava così: lui col suo bel cavallone si avvicinava alla donzella seduta tra gli spettatori, lei gli donava un oggetto personale, solitamente un drappo o un fazzoletto, e lui se lo legava al braccio.

Ricordiamoci che sì, erano dei tornei, ma i cavalieri rischiavano di restarci secchi spesso e volentieri, quindi dichiarare il proprio amore in un momento del genere era decisamente un messaggio per la dama: il cavaliere avrebbe difeso il suo onore e dimostrato pubblicamente le sue intenzioni romantiche. Ecco, più o meno il contrario di quello che intendeva Iago!

Fun fact artistico: le illustrazioni presenti in questo articolo sono dell’artista austriaca Alice Wellinger, qui per vedere il book su Otello e le informazioni sul progetto “SHAKESPEARE”, ovvero cinque tragedie rappresentante da cinque illustratrici.

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