Per questo nuovo format d’interviste abbiamo pensato di intervistare gli attori appena diplomati del triennio accademico formula daily.
Partiamo spediti con la nostra attrice Rebecca Garlet!
Oltre che come attrice del Centro teatrale Da Ponte, potreste averla vista in alcuni spettacoli della Little Shakespeare Company e recentemente nella fiction “Volevo fare la rockstar 2” mandata in onda su Rai 2. Tra pochissimo potrete vederla in azione in una nuovissima produzione teatrale, “Loveless“, da cui siamo riusciti ad estrapolare qualcosina in più sul personaggio che interpreterà.
✎Qual è stato il personaggio che ti ha dato più filo da torcere e perchè?
“Sicuramente Leda, personaggio chiave dello spettacolo “Loveless”, scritto da Edoardo Fainello e ispirato a “Girotondo” di Arthur Schnitzler. Leda è una spogliarellista straniera di un famoso night club, anzi è una delle più richieste. È stato un grande lavoro fisico, ma soprattutto psicologico. Ho dovuto lavorare molto sulla sua difficoltà con la sintassi della lingua in modo da creare un accento lieve e non forzatamente marcato”.
✎Come ti sei preparata per questo ruolo?
“Ho fatto tante ricerche: il ruolo della spogliarellista non è facile, quindi volevo interpretarlo al meglio senza cadere nella macchietta e dargli il rispetto che merita. Per questo, ho iniziato a seguire molte ragazze che fanno le spogliarelliste per lavoro e che documentano la loro vita. È stato importante per me capire i differenti punti di vista, i motivi che le hanno spinte a quel lavoro, i tipi di clienti che sono abituate a incontrare, le dinamiche che si possono creare nell’ambiente, e molto altro”.
Per curiosità, ho guardato anche un video di una di loro che spiegava come funziona a livello fiscale quel mondo, mance e tutto il resto. Questo mi ha aiutata a capire il tipo di personaggio che volevo creare e come si inserisce in quel mondo. Poi ho lavorato molto con il corpo, con esercizi di danza e yoga per raggiungere la grazia dei loro corpi e la morbidezza dei loro movimenti”.
✎Come ti prepari in generale nello studio del personaggio?
“In modo molto simile al metodo che ho usato con Leda. Cerco, mi documento, mi ispiro alla vita reale per prendere spunto da modi di fare o atteggiamenti che possono essermi utili nella creazione del personaggio. A volte mi ispiro a personaggi di film o serie TV o al lavoro che altri attori hanno fatto prima di me e quando ho un’idea ben precisa del personaggio che voglio creare, lavoro sul corpo e sulla voce per dargli vita.”
✎Quali sono state le difficoltà e come le hai superate?
“La difficoltà più grande che ho incontrato è stata il modo di muoversi e atteggiarsi di Leda. Come spogliarellista deve essere in grado di destreggiarsi con disinvoltura e abitudine tra i contatti tipici dei privée dei night club. Fortunatamente, Edoardo Fainello e i miei compagni di scena mi hanno aiutata tantissimo a sbloccare la mia rigidità nei movimenti”.
✎Qual è l’aspetto che più ti piace del personaggio?
“Leda è forte e ha fascino. Il suo lavoro da spogliarellista fa si che i suoi clienti la sottovalutino per certi versi come se il suo ruolo la ponesse automaticamente a loro disposizione, invece è lei che tiene le redini della situazione, sempre. È lei che decide come le cose proseguiranno, ma dando al cliente l’illusione della scelta. È sicuramente un personaggio molto interessante da interpretare”.
✎Che consiglio ti senti di dare a dai futuri attori che interpreteranno questo ruolo?
“Leda è un personaggio molto delicato e le sue scene non sono facili, dunque è di vitale importanza un’ottima comunicazione con i compagni di scena per raggiungere un buon risultato. Inoltre, il ruolo della spogliarellista è controverso agli occhi del pubblico, quindi è importante fare tante ricerche per imparare il più possibile su quel mondo e il tipo di sguardo che si vuole dare al personaggio”.
✎Perché portarlo in scena ai giorni nostri? Che cosa può ancora insegnare?
“C’è una frase di Oscar Wilde:
“Tutto nel mondo è sesso, tranne il sesso. Il sesso è potere”.
Ciò che ho imparato studiando Leda è che, dentro al mondo in cui lei vive e lavora, poco ha a che fare con il desiderio, ma tutto ha a che fare con il potere”.
✎Che cosa ti ha lasciato?
“Leda mi ha insegnato che il fascino di una persona sta nel modo di muoversi e che una persona che ha fascino tiene le redini di ogni situazione”.
✎Se dovessi riportare un pezzo dell’opera in cui parla il personaggio che cosa riporteresti e perché?
“Non voglio fare spoiler visto che la prima dello spettacolo è l’8 maggio, quindi vi dirò solo questo piccolo pezzo di una battuta:
“Ma lo vedi questo mondo? Niente è tuo. È tutto in prestito. Anche le persone. Anche l’amore.”
Per alcune curiosità sulla nostra attrice, cliccate qui!