Guido Zaccagnini aveva da poco tempo mandato in libreria il suo ultimo libro, Una storia dilettevole della musica, di cui vi abbiamo parlato poco tempo fa. Purtroppo improvvisa è arrivata la notizia della sua improvvisa scomparsa, la notte del 27 dicembre, avvenuta a Roma. Città dove era nato nel 1952 e dove viveva.
Era una voce ed un volto conosciutissimi ed amati dagli ascoltatori della RAI, per la quale aveva curato numerosi programmi di divulgazione musicale; ed è stata la stessa emittente radiofonica a diffondere per prima sui social la notizia della sua morte:« La comunità di Radio3 è in lutto. Abbiamo perso un amico, uno straordinario uomo di musica. Guido Zaccagnini non c’è più. È mancato questa notte».
Una formazione da pianista
Negli anni giovanili aveva conseguito il diploma di pianoforte al Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli, e si era laureato al DAMS di Bologna con Aldo Clementi.
Intrapresa la carriera universitaria, è stato docente di Storia della Musica al Conservatorio di Perugia, alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Roma Tre, ed infine presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.
Molto attivo sul fronte dell’organizzazione musicale, la fondato e guidato per dieci anni l’ensemble cameristico Spettro Sonoro, con il quale sono state eseguite dal vivo e fissate in disco tutte le composizioni musicali di Friedrich Nietzsche.
Una voce ed un volto noto della RAI
La lunga collaborazione come autore e conduttore con RAI Tre risale a trent’anni fa, iniziando con i programmi “Audiobox” e “Il paginone”. Ultimamente era stato chiamato a realizzare programmi e servizi anche con RAI 5 e RAI News24; per quest’ultima curava e presentava da alcuni anni il programma settimanale “Piano pianissimo”.
Moltissimi gli appassionati che lo seguivano, e che avevano con lui un appuntamento irrinunciabile. Con una voce roca ma ben timbrata e profonda, con un tono che destava un’immediata empatia, sapeva parlare alla radio di musica classica con ricchezza di contenuti ma anche semplicità e bonomia, informando, erudendo e intrattenendo al tempo stesso l’ascoltatore.
Invettive, critiche e maldicenze fra musicisti
Guido Zaccagnini ha firmato nel tempo articoli e saggi per vari quotidiani, settimanali e riviste musicali; sul versante editoriale ha curato e tradotto i libri La generazione romantica di Charles Rosen (Adelphi,1997) e Su Beethoven. Musica, mito, psicanalisi, utopia di Maynard Solomon (Einaudi, 1998). Di sua firma ha pubblicato la monografia Hector en Italie imperniata su Berlioz (Pendragon 2002), mentre la sua ultima fatica è stata appunto Una storia dilettevole della musica. Insulti, ingiurie, contumelie e altri divertimenti (Marsilio, 2022). Sul sito di RAINews24 è disponibile una recente, piacevole intervista imperniata proprio su questo ‘dilettevole’ libro.