IL PROGETTO
L’Accademia Teatrale Lorenzo Da Ponte è un progetto senza scopo di lucro gestito dall’Associazione Culturale Red Art Teatro ed arti figurative attivo già dal 2009.
I proventi derivanti dalle quote di partecipazione ai corsi o dagli spettacoli vengono utilizzati per pagare gli insegnanti, gli affitti e le spese o per essere re-investiti in materiale didattico. L’accademia e le associazioni promotrici inoltre non ricevono alcun contributo pubblico, l’unica forma di auto-finanziamento viene dalle quote degli associati.
“Crediamo in un mondo dove ognuno possa trovare il proprio modo di crescere e di interpretare l’arte teatrale.”
L’idea di costituire una struttura didattica nasce da una semplice idea: la volontà di cambiare il mondo del teatro. Troppe volte infatti ci siamo fermati a pensare al modo di far ritornare il pubblico a vedere gli spettacoli senza immaginare quale avrebbe dovuto essere la professionalità di chi si occupa di teatro. Si è sempre data per scontata la capacità di chi fa teatro di saperlo davvero fare, addossando la colpa della crisi teatrale ai governi, agli impresari o addirittura al pubblico.
Ma il mondo cambia, le persone cambiano, e i più grandi artisti della storia del teatro hanno saputo adeguare non solo i propri testi, ma l’idea stessa che stava alla base del teatro: la comunità.
Per effettuare un cambiamento così grande, che deve per forza affondare le proprie radici nelle abitudini di chi recita e di chi paga il biglietto, bisognava partire dalla didattica: non si possono cambiare gli attori e i protagonisti del mondo teatrale di oggi, ma si possono formare quelli di domani.
Per farlo ci siamo ispirati alle scuole anglo-sassoni da una parte e a quelle russe dall’altra, cercando il più possibile di rimanere lontani dalla classica scuola all’italiana, che come tutto il resto del teatro si basa esclusivamente su finanziamenti pubblici e su programmi didattici privi di una visione globale.
“Non vogliamo formare semplici attori, ma professionisti che uniscano il rispetto per il proprio lavoro all’amore per gli esseri umani”
È dalla nostra visione quindi che parte la struttura dei nostri corsi: ecco perché i nostri allievi sono in grado di passare velocemente dal palcoscenico alla macchina da presa, passando attraverso le sale di doppiaggio, con risultati sorprendenti praticamente da subito.
Nessun metodo rivoluzionario, solo un approccio diverso da quello che accomuna le scuole italiane. Ecco perché da noi esiste la condivisione, la pratica davanti al pubblico sin dal primo anno, l’idea per nulla moderna del “tramandare il sapere”.
Ed ecco perché gli allievi della nostra accademia devono possedere intelligenza e spirito di sacrificio, elementi che non si possono valutare da un provino o un esame di ingresso svolto nel modo classico.
Non cerchiamo il talento, ma piuttosto ci impegnamo a scavare a fondo, per trovare quel fuoco che permetterà a chiunque, con i propri tempi, di conoscere la propria strada e di trovare il modo più personale di applicare le tecniche acquisite.
Crediamo in un teatro che sia per tutti e alla portata di tutti, indipendentemente dal grado che si vuole raggiungere. I nostri metodi di insegnamento rimangono gli stessi, sono poi gli allievi che decidono quanto spingere, quanto lavorare e come farlo, in base a ciò che vogliono ottenere.
Ciò che distingue un semplice piano di corsi da un’Accademia è la varietà e la qualità dell’offerta didattica proposta. Un luogo dove imparare le tecniche della recitazione attraverso appuntamenti settimanali e workshop con cadenza mensile, tenuti da insegnanti diversi provenienti da strutture didattiche e produttive presenti in tutta Italia, a cui si affiancano due trienni accademici per allievi attori, uno da 350 ore annue offerto con la formula “week end”, unico in Italia, e un altro da 600 ore annue con lezioni dal lunedì al venerdì mattina.
I diversi piani di studio sono stati configurati in base all’età dei partecipanti (scuole primarie, scuole secondarie di primo grado, scuole secondarie di secondo grado, adulti) e al loro livello di preparazione (base, intermedio, avanzato e master class). Inoltre vengono proposti regolarmente seminari specifici su teatro dialettale, dizione, public speaking, tecniche digitali e storia del teatro, e dei Summer Camp dedicati ai più giovani.
È inoltre possibile, da settembre 2017, la costruzione del proprio corso personale, fatto su misura, scegliendo le lezioni che proponiamo in base ai propri interessi e alle proprie inclinazioni.
IL FONDATORE
Edoardo Fainello (Venezia 17 Dicembre 1969) inizia nel 2009 ad organizzare corsi di teatro ed eventi culturali allo Spazio Mavv di Vittorio Veneto (TV), dove nasce la prima rassegna teatrale off del territorio dal titolo “Altroteatro”. Visto il numero sempre maggiore delle richieste di iscrizione l’attività viene trasferita al Teatro Lorenzo Da Ponte per due anni, per poi trovare la sua sede definitiva nella nuova ala del Dante International College, a Serravalle.
Nel frattempo viene fondata l’Associazione Culturale Red Art, che gestisce le attività e la didattica del nuovo progetto chiamato “Accademia Teatrale Lorenzo Da Ponte”.
Lo spirito del suo progetto si può ritrovare nelle parole usate per lanciare la rassegna Altroteatro, la prima di questo genere nel territorio:
“Il teatro è un’arte che richiede una storia da raccontare e qualcuno a cui raccontarla. E la storia si può raccontare in mille modi, in spazi enormi e blasonati con le scenografie più costose o nel cortile di una casa abbandonata, con le tecnologie più raffinate o a lume di candela, con attori famosi e di decennale esperienza o con bambini animati dalla passione.
Il teatro è di tutti ed appartiene a tutti, è come una grande farmacia per la mente e per l’anima, fa bene a chi lo fa e a chi lo gode.
Ed esistono solo due tipi di teatro: quello bello e quello brutto. Tutto il resto appartiene solamente al mondo delle parole vuote.
Scopo del teatro è regalare un’ emozione, di qualsiasi tipo. Per farlo può ricorrere a qualsiasi mezzo. Se non trasmette nessuna emozione fallisce. […] Il nostro teatro vive grazie agli attori che si mettono in gioco pur sapendo che potrebbero tornare a casa con le tasche vuote, come capitava ai primi professionisti nel ‘500. Ma solo chi crede veramente in quello che fa si può permettere una tale forza, e questa forza sarà quella che cambierà il teatro.
Ed è grazie a queste persone che il teatro non sarà mai in crisi, ed è sempre grazie a queste persone che chi vuole vivere del teatro può farlo, con la consapevolezza e lo spirito di un imprenditore che rischia, si mette in gioco, lavora e macina idee.”